Come mantenere “in salute” la flora cutanea: cinque consigli utili

Dall’importanza degli ingredienti idratanti a quante volte lavarsi, viaggio alla scoperta di cinque consigli per prenderci cura della nostra flora cutanea.

  • beauty routine

  • 5 Apr 2022

Dopo aver scoperto cos’è la flora cutanea (o microbiota cutaneo), non ci resta che capire come possiamo prendercene cura attraverso una corretta pulizia!
Mai come nel periodo attuale, infatti, la detersione dell’intero corpo, attività da ripetere quotidianamente anche più volte al giorno, è considerata un fattore di benessere essenziale. Ed è per questo che è importante sapere come lavarsi bene in modo da non alterare il naturale equilibrio della flora cutanea.
Le nostre cosmetologhe hanno individuati cinque consigli (+ uno extra) per mantenere in salute la flora cutanea. Ecco quali sono!

  1. I tensioattivi? Solo quelli giusti. Primo passo di una detersione amica della flora cutanea è scegliere con attenzione detergenti contenenti tensioattivi (ossia quegli ingredienti da cui dipende la rimozione dello sporco) delicati, che non alterino la flora cutanea rischiando di rimuovere troppo il film idrolipidico.
    Tensioattivi troppo aggressivi potrebbero apportare significativi cambiamenti al microbiota cutaneo. Quindi… attenzione!
  2. Fattore idratazione? Sì, sempre. Oltre a tensioattivi delicati, il detergente ideale deve avere anche ingredienti eudermici capaci di ripristinare le sostanze naturali che proteggono la pelle, migliorando così il suo stato fisiologico generale.
    In poche parole, il dermocosmetico amico del microbiota deve contenere sostanze idratanti e lipidiche in grado di restare sulla cute anche dopo il risciacquo.
  3. L’importanza del risciacquo. Dopo una corretta pulizia, è fondamentale un corretto risciacquo (un risciacquo che, se il detergente è ben formulato con ingredienti idratanti, non rimuoverà il film idrolipidico).
    I prodotti non a risciacquo, invece, rimangono sulla pelle e possono non solo essere sconsigliati in caso di pelle sensibile ma anche influenzare il livello di proliferazione della flora cutanea.
  4. Il pH conta. La scala di valutazione del pH va da 0 (pH acido) a 14 (pH basico o alcalino) e 7 corrisponde alla neutralità (né acido, né basico).
    La cute necessita di un pH leggermente acido (tra 4 e 5) perché un pH di questo tipo riduce la crescita dei microrganismi, mentre un pH tendente alla basicità ne predispone una maggiore proliferazione. E non solo: a volte (quando si frequentano palestre, spiagge, piscine o durante il ciclo, ecc.), sarà necessario mantenere un pH ancora più acido per ridurre la crescita dei microrganismi. In quel caso, ci si può affidare a dermocosmetici come il Detergente Doccia Dermico o il Detergente Intimo Attivo pH 3.5.
  5. Lavarsi il giusto. Se lavaggi frequenti rischiano di rimuovere il naturale film idrolipidico e squilibrare il microbiota, pochi lavaggi possono decisamente avere l’effetti contrario: ovvero compromettere la salute cutanea, portando a un accumulo di impurità e una proliferazione di microrganismi nocivi.
    L’ideale è, dunque, la mezza via, ovvero non eccedere in docce e bagni (come 2/4 al giorno). E ovviamente scegliere un detergente delicato adatto all’uso frequente!
  6. Consiglio extra: Lo stile di vita è l’alimentazione. Se la scelta dei detergenti è importante per mantenere inalterata la flora cutanea, ci sono anche altri fattori che contano.
    L’alimentazione equilibrata e corretta, abbinata a una costante (anche moderata) attività fisica è l’ideale per garantire il benessere della cute, e non solo! Mangiare bene per avere una pelle bella e sana significa principalmente limitare gli alcolici, il fumo e i grassi, due sostanze che rivestono un ruolo rilevante quando si tratta di mantenere in forma il microbiota della pelle.

Ti è piaciuto l’argomento e ne vuoi sapere di più, leggi anche l’articolo “La corretta detersione? È amica della pelle”.

Alla scoperta del microbiota cutaneo

Cos’è il microbiota cutaneo? Perché è importante prendersene cura? Quali sono i dermocosmetici che preferisce? Scopriamolo insieme attraverso le risposte delle cosmetologhe AIDECO.

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  • 5 Apr 2022

Che cos’è la pelle? Bella domanda, vero?
La pelle è la barriera di protezione naturale dell’intero nostro organismo, un vero e proprio scudo di difesa da numerosi fattori esterni di natura fisica, chimica o meccanica.
La sua funzione è indubbiamente importantissima, così com’è importantissimo mantenerla sana in modo che sia in grado di svolgere bene il suo compito.
Ma quali sono i fattori che contribuiscono al mantenimento del buono stato della pelle? E cosa c’entra il microbiota cutaneo? Ce lo spiegano le nostre amiche cosmetologhe!

Cosa sono la flora cutanea, il microbiota e il microbioma?

Il benessere della pelle? Dipende da diversi fattori, primo fra tutti la presenza del cosiddetto microfilm microbico, l’insieme di microrganismi utili (batteri, virus e funghi) che ricoprono la cute e contribuiscono al mantenimento di un ambiente sano e capace di combattere la proliferazione di altri microrganismi (in questo caso nocivi).
Il microfilm microbico ha spesso diversi nomi: flora cutanea, microbiota e microbioma.
In realtà utilizzare questi tre termini come sinonimi non è proprio corretto, o comunque non del tutto. Difatti flora cutanea e microbiota cutaneo indicano sì l’insieme dei microrganismi che colonizzano in modo naturale la cute, mentre il microbioma cutaneo è il patrimonio genetico del microbiota/della flora, che si forma durante la gravidanza e si definisce al momento della nascita.

La flora cutanea, una barriera da proteggere

Sai che su ogni centimetro di pelle possiamo trovare più di un milione di microrganismi? Ebbene sì, anche se la flora cutanea, o microbiota, non presenta la stessa identica composizione in ogni parte del corpo, men che meno la stessa quantità di microrganismi.
Al di là delle differenze, una cosa è certa: il microbiota va mantenuto inalterato affinché sia un’efficace barriera allo sviluppo di microbi nocivi. Equilibrio del microbiota significa infatti meno possibilità di far insorgere o peggiorare diverse affezioni cutanee, tra cui la dermatite o l’acne.
Non ultimo, una pelle in ottima salute è anche una pelle capace di rigenerarsi naturalmente e mantenere quindi più a lungo un aspetto sano, ritardando l’insorgere degli effetti visibili dell’invecchiamento.

Le cause del cambiamento del microbiota cutaneo e come prevenirle

Voler bene al proprio corpo significa voler bene al proprio “microbiota” perché stili di vita sbagliati, come il tabagismo, l’inquinamento, l’alimentazione non corretta o sbilanciata e, non ultime, alcune patologie, possono facilmente alterarlo. E questo è un campo su cui possiamo intervenire.
Ma c’è un altro “settore” che dipende da noi: la routine cosmetica.
Tra le possibili e numerose cause del cambiamento dell’equilibrio della flora cutanea, c’è anche l’utilizzo di detergenti troppo aggressivi, con un pH molto diverso da quello fisiologico della pelle (tra 4 e 5) o contenenti ingredienti che possono rimuovere il naturale film idrolipidico della cute e conseguentemente esercitare un effetto anche sulla flora cutanea.
Quando abbiamo lavorato per rinnovare la linea di detergenti e idratanti Dermon, abbiamo scelto proprio una direzione amica del microbiota cutaneo, dando vita a prodotti dalle formulazioni essenziali e sicure, con ingredienti di alta qualità, a ridotta schiumosità, senza additivi superflui e ricchi di sostanze reintegranti. Una linea che il microbiota… apprezzerà!
Ora che hai scoperto il microbiota cutaneo, ti aspettiamo in questo articolo, dove scoprirai tutti i consigli su come mantenerlo in forma!

Conoscere la propria pelle: perché è importante

La pelle cambia a seconda della persona. Per questo una beauty routine eseguita nel rispetto del proprio biotipo, è fondamentale. Il perché ce lo spiegano le nostre cosmetologhe.

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  • 5 Apr 2022

La nostra unicità passa anche attraverso la pelle, che cambia in base alla persona, così come è diversa a seconda della zona del corpo.
Chi ha la cute sensibile, ad esempio, ha bisogno di un tocco di delicatezza in più, mentre chi ha la pelle che tende alla secchezza necessita di quanta più idratazione possibile.
Per questo conoscere il proprio biotipo è molto importante. Solo così potremo scegliere i prodotti giusti e raggiungere quello stato di salute e benessere che tanto desideriamo!

Il perché del “counseling cosmetologico”

Per mantenere la pelle sana, e di conseguenza bella, la routine cosmetica, composta essenzialmente da due step (detersione e idratazione), è un passo irrinunciabile.
Questo momento di cura, però, va organizzato in modo che sia su misura per la nostra pelle.
Ogni persona, infatti, possiede un assetto anatomico e fisiologico ben specifico. Stiamo parlando del “biotipo cutaneo”, che solo esperti o esperte, ad esempio una cosmetologa o un farmacista, possono aiutarci a conoscere e capire.
Attraverso una consulenza cosmetologica, occhi esperti possono valutare obiettivamente le condizioni della pelle determinando il nostro biotipo e fototipo (secondo la scala di Fitzpatrick), il grado di invecchiamento, gli inestetismi presenti e altri fattori.
Durante l’analisi, il cosiddetto “check-up cutaneo”, si monitorano due parametri chiave, il grado di idratazione e la quantità di sebo, fondamentali per categorizzare in modo corretto la nostra cute.

I diversi biotipi cutanei

Una volta eseguiti i test e ottenuti i risultati, una dermatologa, una cosmetologa e un farmacista possono capire a quale biotipo appartiene la nostra pelle. I biotipi cutanei principali sono:
pelle normale: è un tipo di cute che ha valori di idratazione e sebo nella norma e non presenta i segni e i sintomi di una pelle sensibile. Essendo sana e senza alterazioni visibili o problemi sensoriali, la gamma di dermocosmetici consigliati per questo biotipo è la più vasta e differenziata.
pelle secca: è una pelle che manca di idratazione o sebo (o di entrambi). Ha una ridotta morbidezza e luminosità, poco spessore e questo la rende maggiormente predisposta all’insorgenza di micro e macro rugosità che, a livello sensoriale, sfociano in una frequente sensazione di pelle che tira.
pelle seborroica e/o tendente all’acne: in questo caso c’è un’iper produzione di lipidi sebacei. La pelle, quindi, risulta lucida e oleosa, spessa e maggiormente predisposta all’insorgenza di seborrea o comedoni.
pelle sensibile: è la pelle più difficile da individuare in quanto può presentare diversi sintomi visibili o mostrare un’elevata sensibilità a numerosi agenti esterni (condizioni atmosferiche, inquinamento e sostanze, incluse anche quelle che non causano effetti indesiderabili). È una pelle che presenta una carenza della funzione barriera, che si irrita facilmente ed è legata al fototipo chiaro. Va ovviamente trattata con molta cura.

La beauty routine? Deve rispettare il biotipo cutaneo

Proprio perché le differenze possono essere tante, una beauty routine eseguita nel rispetto del biotipo o comunque la scelta di dermocosmetici sicuri per ogni pelle (come quelli della nuova linea Dermon), sono alleati fondamentali per sentirci bene.
Ma una nota è doverosa: non si parla solo del viso, ma anche del corpo!
Troppo spesso si cade nell’errore di trascurare il corpo, che invece va coccolato con altrettanta cura e attenzione. Anche per gambe, braccia, schiena e pancia, occorre scegliere detergenti e idratanti adatti. Solo così potremo preservare e migliorare l’integrità dell’intera barriera cutanea del nostro corpo, e regalarci una routine essenziale e completa al tempo stesso!

 

Come prendersi cura della pelle sensibile

La pelle sensibile ha bisogno di delicatezza e di prodotti di qualità sicuri al 100%. Scopriamo insieme come orientarsi nella scelta del dermocosmetico giusto e quali prodotti evitare.

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  • 15 Feb 2022

Come spiegato nel nostro articolo, avere a che fare con la pelle sensibile o extra sensibile (scientificamente Sensitive Skin Syndrome) non è un tema di poco conto, essendo una condizione cutanea ancora non del tutto decifrabile. Ma niente paura: prendersi cura di questo tipo di cute è comunque possibile e non occorre aspettare una diagnosi definitiva. Le cosmetologhe di AIDECO (Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia) ci spiegano come.

Due azioni cosmetiche ben studiate

Se nell’immaginario comune di un tempo i prodotti cosmetici e la cura quotidiana della pelle erano considerati un optional, ora (specialmente in caso di pelle sensibile) l’attenzione al dermocosmetico e al tipo di routine va studiata con attenzione.
Questo, nel caso di cute sensibile, non significa farne a meno. Anzi, un’equilibrata routine cosmetologica fatta di detersione e idratazione aiuta a mantenere la salute e il benessere anche in questa condizione. Vediamo come.
Primo passo: anche la pelle sensibile ha ovviamente bisogno di essere detersa. Prodotti per l’igiene personale non aggressivi e formulati specificatamente per aiutare questa condizione sono di fondamentale importanza per non incorrere, già al momento del lavaggio, negli errori più comuni: delipidizzare eccessivamente e non apportare le necessarie sostanze di ripristino della funzione barriera.
Secondo step: dopo la detersione, al fine di decongestionare, idratare e proteggere, è importante applicare emulsioni ad hoc, come creme e latti idratanti. Senza questa “coccola”, la pelle sensibile non riuscirebbe a ritrovare l’equilibrio e le sue migliori condizioni fisiologiche.

Quale dermocosmetico? La sicurezza come parola d’ordine

Non ci sono dubbi: la pelle sensibile va trattata con massima cura e attenzione, utilizzando per la routine quotidiana detergenti e creme idranti sicuri e di altissima qualità.
In generale, un dermocosmetico amico della pelle sensibile deve:
• Essere essenziale, ovvero avere pochi e semplici ingredienti e una formulazione altamente tollerabile.
• Non contenere fragranze e/o conservanti potenzialmente allergizzanti.
• Non contenere sostanze potenzialmente irritanti come tensioattivi troppo aggressivi o ingredienti aggiuntivi che non vanno d’accordo con questa condizione.
• Essere arricchito da ingredienti restitutivi (ovviamente ben tollerati) ad azione idratante, protettiva e lenitiva in grado di ripristinare costantemente la barriera cutanea.
Poiché nel caso della pelle sensibile la salute del film idrolipidico è senz’altro compromessa (anche per cause ambientali), il compito principale di un buon dermocosmetico sarà prima di tutto ripristinare le ottimali condizioni della barriera della pelle.
Poi, mentre ricostituisce il patrimonio idrolipidico della cute, deve mettere in campo alcuni super poteri in più, ovvero essere in grado di ridurre e lenire i tipici sintomi di questa condizione (rossori, prurito, irritazione, bruciore).

La linea Extra Sensitive: la nostra proposta sicura per la pelle sensibile

Quando ci siamo ritrovati a rinnovare la linea Dermon, abbiamo dedicato tempo e attenzione alla creazione di due nuovissimi prodotti in grado di essere ben tollerati da pelli sensibili, extra sensibili o a tendenza atopica.
Sono nati, così, il Detergente Doccia Extra Sensitive e l’Idratante Corpo Extra Sensitive, entrambi approvati dall’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia.
Si tratta di due dermocosmetici sicuri, delicati e con solo ingredienti essenziali.
Se il Detergente Extra Sensitive stabilisce con la pelle un legame con tanta idratazione e poca schiuma, l’Idratante non solo rispetta il pH fisiologico, ma ripristina il film idrolipidico della pelle mantenendola sana e protetta a lungo. Due prodotti speciali che assicurano il massimo del rispetto e che, già dai primi mesi, hanno ricevuto ottimi riscontri da chi, per la sua pelle, ha bisogno di un tocco delicato in più.

 

La pelle sensibile: una questione delicata

Cosa significa avere la pelle sensibile? Come si manifesta? Qual è la sua diffusione? Con l’aiuto delle cosmetologhe AIDECO abbiamo cercato di rispondere alle principali domande che riguardano questa condizione cutanea.

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  • 15 Feb 2022

Avere a che fare con la pelle sensibile non è un tema di poco conto. Questa condizione cutanea è infatti complessa, da comprendere e da individuare. In poche parole… è una questione piuttosto delicata.
Con l’aiuto delle cosmetologhe AIDECO, l’associazione di dermatologia e cosmetologia che ha approvato il Detergente e l’Idratante Extra Sensitive (dermocosmetici specifici proprio per questo tipo di cute), abbiamo cercato di capire meglio questa condizione.

Come si manifesta la pelle sensibile?

Chi è predisposto alle allergie sa bene, attraverso test ormai ben standardizzati, quali sostanze o ingredienti deve evitare per non sviluppare una reazione avversa.
Nel caso della pelle sensibile, invece, il discorso cambia. E anche di molto.
Diversa dalla pelle fragile, la pelle sensibile, nota scientificamente come “Sensitive Skin Syndrome” (SSS), è spesso un vero rompicapo per ogni dermatologo e cosmetologo che si rispetti.
Si manifesta, infatti, con rossori, prurito, bruciore, pizzicore e desquamazione cutanea, può coinvolgere tutte le tipologie di pelle (secca, grassa, normale, giovane, matura) e anche colpire la cute nel suo insieme (corpo, cuoio capelluto, area genitale). In poche parole può avere talmente tanti sintomi oggettivi e soggettivi (non sempre univocamente descrivibili o riscontrabili) che è ancora oggi difficile descriverla in maniera universale!

Alla ricerca della definizione giusta

In ogni caso gli studi legati al tema pelle sensibile proseguono ogni giorno. Tanti sono gli esperti non demordono e continuano a cercare di descrivere questa condizione nel modo più appropriato possibile.
Una definizione è stata anche recentemente individuata dall’International Forum for the Study of Itch (associazione multidisciplinare di medici, ricercatori e scienziati che studia la pelle sensibile), e può essere riassunta così: “una sindrome caratterizzata dalla presenza di sensazioni spiacevoli (quali pizzicore, bruciore, prurito, ma a volte anche “stinging”, ovvero formicolio) in presenza di stimoli che normalmente non dovrebbero indurre queste risposte.
A questo va aggiunto che i classici sintomi della pelle sensibile non necessariamente vanno di pari passo con altre patologie della pelle, tanto è vero che la cute sensibile può anche sembrare il più delle volte visibilmente sana. Per questo alcuni autori hanno proposto anche di definire una sottocategoria di pelle sensibile quando è associata a patologie dermatologiche ben identificate (come ad esempio, dermatite atopica, rosacea, psoriasi, dermatite seborroica, acne, etc.).

La diffusione della pelle sensibile

Qual è la diffusione della pelle sensibile? Proprio per la sua difficoltà di riconoscere in modo chiaro i suoi sintomi, il dato esatto non è ancora noto.
Tuttavia, alcune indagini hanno rilevato un’alta percentuale di soggetti che soffrono di questo disturbo cutaneo. Secondo alcuni studi europei, il 38,4% del campione intervistato (senza distinzioni di sesso) ha dichiarato di avere una pelle sensibile o molto sensibile.
Il tentativo di identificare i soggetti con una pelle sensibile prosegue in concomitanza con il tentativo di arrivare a una definizione unica. Ma la ricerca è tuttora in corso, poiché a oggi non è stato ancora identificato un test completo (e oggettivo) per diagnosticarla.

La conoscenza su questa condizione cutanea è, dunque, ancora un argomento che merita numerosi approfondimenti. Ma non per questo non possiamo prenderci cura della sua salute. Se vuoi saperne di più, ti aspettiamo in questo articolo, dove scoprirai tutti i consigli su come trattare con delicatezza la cute sensibile.

 

Gesti essenziali: come prendersi cura delle mani

Sempre in movimento ed esposte al contatto con l’esterno, le nostre mani meritano la giusta cura e attenzione, proprio come ogni altra parte del corpo. Ecco tutti i consigli per imparare a non tenere le mani in mano quando si tratta di skin-care routine!

  • beauty routine

  • 14 Feb 2022

Il pollice verso l’alto in segno di apprezzamento, le dita a “V” e quelle incrociate, il palmo in su a mo’ di saluto: le nostre mani non sono solo essenziali per svolgere una qualsiasi attività quotidiana come afferrare, toccare e accarezzare, ma sono anche un importantissimo mezzo di comunicazione.
Parlano molto le nostre mani, per cui la loro condizione abituale è… il continuo movimento e, di conseguenza, l’essere sempre a contatto con agenti esterni.
Per questo dobbiamo prenderci cura della loro salute ogni giorno, proprio come faremmo con ogni altra parte del corpo. Scopriamo con i consigli delle nostre cosmetologhe i perché e i passi di una beauty routine corretta!

TUTTA LA PELLE DELLE MANI MERITA COCCOLE QUOTIDIANE

Anche se la pelle sul palmo è diversa da quella sul dorso (più spessa nel palmo e di medio spessore sul dorso), i gesti di cura per mantenere le mani in buono stato non solo rimangono gli stessi per l’intera superficie, ma non vanno mai dimenticati.
Secchezza, desquamazione, arrossamenti e macchie sono, infatti, fastidiosi problemi che possono comparire sulla cute a causa del danneggiamento del naturale film idrolipidico. È questa alterazione, infatti, che espone le mani ai fattori esterni (dagli agenti chimici al freddo dell’inverno) rischiando di compromettere benessere e salute.
Prevenire, in questo caso, è la parola d’ordine! Ma come fare? Vediamolo insieme.

DETERGENZA, IDRATAZIONE, PROTEZIONE E NON SOLO

La cura delle mani richiede essenzialmente tanta costanza. I gesti di amore nei confronti di questa zona del corpo sono infatti due e non di più, ma vanno ripetuti ogni volta che serve. Senza scuse! 😉

1. Detergere: in questa prima fase ciò che conta è la scelta del detergente giusto che, per essere amico delle mani, oltre a sostanze emollienti, nutrienti e “restitutive” deve contenere agenti lavanti delicati, in grado di non alterare il naturale film idrolipidico della pelle. E non solo: se il detergente è dermatologicamente testato e formulato con ingredienti tali da minimizzare il rischio di allergie, siamo sicuramente… in buone mani!
Il Detergente Mani Dermon non solo ha tutte queste caratteristiche ma anche proprietà antimicrobiche tali da garantire una pulizia efficace e, al tempo stesso, mantenere inalterata la naturale flora batterica presente sulla cute. Due qualità imprescindibili per l’igiene quotidiana!

2. Idratare: dopo la detersione, l’uso di un idratante per le mani dovrebbe entrare d’obbligo nella skin-care routine quotidiana. Spesso, invece, si ricorre a una crema solo quando la pelle è già visibilmente secca, arrossata o desquamata.
Anche nel caso di un idratante mani sono vari i fattori che possono aiutarci a scegliere quello giusto: la presenza di ingredienti idratanti, emollienti e lenitivi, come oli e burri (esempio l’olio di mandorle dolci e il burro di Karitè), ma anche sostanze protettive e rigeneranti quali il pantenolo e la vitamina E.
Per favorirne l’uso quotidiano, è inoltre importante che l’idratante mani sia anche piacevole da applicare. Spesso, infatti, preferiamo non usare creme mani a causa della consistenza grassa e appiccicosa, che richiede del tempo affinché venga completamente assorbita dalla pelle.
Dunque, una crema efficace che abbia anche una consistenza leggera tale da garantire un rapido assorbimento è certamente il prodotto giusto da scegliere. E il nostro Idratante Mani Uso Frequente ha proprio queste caratteristiche!

 

La giusta skin-care routine per le mani

Oggi più che mai l’igiene e la protezione delle mani richiedono trattamenti specifici da praticare nella nostra quotidianità, per mantenerle sempre pulite e sane.

  • beauty routine

  • 7 Apr 2021

Mai come in questo momento la detersione delle mani è diventata di primaria importanza. Lo conferma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità che alla loro igiene ha dedicato una Giornata Mondiale (il World Hand Hygiene Day).
Motivo per cui, con più forza rispetto al passato, la pulizia si è trasformata in una fase imprescindibile della nostra skin-care routine quotidiana, seguita ovviamente da un’adeguata idratazione. Scopriamo perché.

PRENDIAMO IN MANO LA DETERSIONE

Che cosa rende le mani oggetto di un’attenzione così alta? Essenzialmente il loro continuo contatto con l’ambiente esterno e i microrganismi. E visto che, come di dice, la migliore difesa è l’attacco, una regolare e accurata pulizia è la migliore arma a nostra disposizione per abbattere in modo efficace la carica microbica potenzialmente patogena. Aiutati da un buon detergente, che è l’alleato numero uno per rimuovere lo sporco e il film idrolipidico di superficie, meglio se ad attività di controllo batterico.

QUALI PRODOTTI UTILIZZARE

Da quali detergenti dobbiamo rifuggire? Sicuramente da quelli che possono compromettere la salute delle mani. Prodotti formulati, ad esempio, con tensioattivi troppo aggressivi e delipidizzanti, e potenziali sostanze irritanti, che sono privi di ingredienti ad azione idratante, restitutiva, lenitiva, antiossidante. Per questo motivo, noi cosmetologhe, consigliamo di scegliere detergenti per le mani studiati appositamente per rispettare le esigenze specifiche di questa parte del nostro corpo così delicata ed esposta. Prodotti che hanno il compito di detergere e igienizzare, senza delipidizzare e di conseguenza irritare.

IDRATARE È MEGLIO CHE CURARE

Nella nostra igiene quotidiana c’è un altro aspetto che non può mancare: la protezione delle mani con l’applicazione di una crema specifica ad azione protettiva e idratante. Il suo utilizzo, anche ripetuto più volte nell’arco della giornata, consente di mantenerle in salute. Una pelle sana, infatti, è il punto di partenza per evitare fragilità causa della comparsa di desquamazione, screpolature, arrossamenti e fissurazioni. Soprattutto oggi che siamo chiamati a lavare le mani molteplici volte al giorno, questa pratica andrebbe sempre ricordata e mai dimenticata!

Gli step irrinunciabili di una perfetta routine cosmetica

Detersione, idratazione e protezione sono i passaggi fondamentali per una routine cosmetica a regola d’arte. Vediamo perché.

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  • 7 Apr 2021

Una doccia o un bagno caldo: sono tra i momenti più belli che puoi dedicarti, non è vero? Preziosi per rilassarti, magari dopo una giornata intensa di lavoro; altrettanto preziosi per la tua pelle, che ha bisogno di detersione, idratazione e protezione. Possiamo chiamarli gesti d’amore e come tali richiedono attenzione e consapevolezza, a partire dalla scelta del dermocosmetico. Ti spieghiamo il perché.

QUAL È IL COMPITO DI UN DETERGENTE

Lo utilizzi quasi ogni giorno, ma forse non sempre ti chiedi qual è lo scopo primario di un detergente e se quello che hai scelto è quello giusto.
Noi cosmetologhe ci teniamo a chiarire che il detergente ha una sua funzione di partenza ben chiara e precisa: rimuovere dalla superficie cutanea lo sporco esogeno, ovvero tutto ciò che deriva dall’ambiente che ci circonda, e quello endogeno, costituito da detriti cellulari e secrezioni sebacee. Poi le azioni di pulizia devono rispettare le naturali difese della pelle, ecco perché è importante scegliere prodotti specifici che non alterino, ma al contrario difendano il film idrolipidico, la pellicola protettiva che ricopre lo strato superficiale dell’epidermide.

PERCHÉ È IMPORTANTE SCEGLIERE QUELLO GIUSTO

Buone notizie: siamo in ottime mani. Sì perché in questi anni la dermocosmesi si è evoluta in modo eccezionale e oggi offre docciaschiuma, bagnoschiuma, creme lavanti e oli detergenti ben tollerabili, formulati con tensioattivi delicati e poco schiumogeni, in grado di portare via lo sporco, rispettando la fisiologia cutanea.
Che cosa succede invece con i prodotti che causano la rimozione del film idrolipidico? I risultati possono essere davvero poco piacevoli: riduzione della funzionalità della barriera; alterazione del pH cutaneo di superficie; incremento della possibilità di alterazioni quali secchezza, disidratazione e xerosi; maggiore predisposizione all’insorgenza di infezioni batterico-micotiche; frequente comparsa di irritazioni e sensibilizzazioni.

ULTIMI STEP: IDRATAZIONE E PROTEZIONE

Seguono la fase di detersione, ma non per questo sono step meno importanti. Infatti una corretta idratazione e protezione rappresentano misure quotidiane ugualmente semplici ma necessarie per mantenere una pelle “in forma”. D’altronde, l’acqua è l’essenza della vitalità della pelle.
Anche per affrontare nel migliore dei modi questi irrinunciabili momenti della routine cosmetica, dobbiamo scegliere e poi applicare prodotti dermocosmetici giusti per la tipologia di pelle, dalla texture più o meno ricca, con attività restitutiva, possibilmente antiossidante e lenitiva-decongestionante. L’obiettivo primario di queste fasi è quello di rafforzare la funzione di barriera della pelle.
Con il tempo, l’attenzione nelle scelte e l’abitudine, avremo il livello di idratazione epidermica e dermica, quello che desideriamo e in fondo chiediamo alla nostra beauty routine.

Beauty routine, se è consapevole è meglio

Perché è così importante eseguire ogni giorno gesti adeguati alla cura e al benessere della pelle. Scopriamo insieme perché.

  • beauty routine

  • 7 Apr 2021

Una pelle curata e sana ci fa sentire bene, ci regala la libertà di esprimerci. Ecco perché una routine dermocosmetica quotidiana è così importante. È il primo passo per piacersi, piacere e vivere meglio.

QUANDO LA CURA È ANCHE PREVENZIONE

Negli ultimi anni la nostra amata dermocosmesi si è evoluta, e l’impegno nei confronti del mantenimento quotidiano di una pelle sana si è notevolmente progredito. L’obiettivo? Molto chiaro: intervenire prima che insorgano le patologie. Ecco perché le più moderne formulazioni, indirizzate in particolare alla prevenzione, lavorando sulla conservazione di un buono stato della cute molto spesso possono prevenire alcune problematiche. A patto che la routine sia quotidiana come il caffè che amiamo assaporare ogni giorno.

LA PELLE E I SUOI PREZIOSI ALLEATI

La pelle ha un ruolo importantissimo per l’organismo, è la nostra barriera protettiva, partecipa ai processi di termoregolazione e traspirazione. Detergerla, coccolarla e trattarla con l’uso di cosmetici adeguati è il minimo che possiamo fare, non trovi?
Fortunatamente abbiamo dalla nostra parte preziosi alleati: prodotti cosmetici innovativi, sicuri ed efficaci, che ci aiutano ogni giorno nella nostra beauty routine. Non solo: sono pensati per rispondere alle esigenze di ogni singola persona e specifici per le diverse aree del nostro corpo.

A OGNI TIPOLOGIA DI PELLE (E AREA CUTANEA) IL SUO COSMETICO

Si dice che la fretta sia una cattiva consigliera. Questo può valere per diversi ambiti della nostra vita, inclusa la cura della pelle. Lasciamo quindi da parte scelte veloci e affrettate, e manteniamo alta l’attenzione sì sul viso, ma anche su tutto il corpo, facendo scelte mirate. La nostra pelle non è infatti uguale in tutto il corpo e ogni zona merita il suo detergente e la sua crema idratante.
Una volta scelto il prodotto più adatto a noi, concediamoci il tempo necessario per un efficace skin-care non solo nei periodi in cui la cute è più esposta, come in estate, ma durante tutto l’anno. Solo così potremo avere una pelle visibilmente bella e in salute, da sfoggiare in ogni stagione.

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